Aglientu e il suo territorio
In Gallura, sulla costa nord orientale della Sardegna, troverai un paese che ti colpirà per il suo litorale, le sue testimonianze archeologiche e culturali e le sue tradizioni culinarie.
Aglientu sorge a pochi chilometri dal mare, in un territorio prevalentemente granitico. Il suo paesaggio è caratterizzato da massi maestosi e verdi vallate che digradano verso litorali sabbiosi con alte dune ‘desertiche’ alternate a imponenti scogliere. Come Monti Russu, rilievo di granito rosa e forma tondeggiante, che si protende verso il golfo dell’Asinara. Il litorale, lungo 22 chilometri, per ampi tratti incontaminato, è rinomato per la bellezza delle spiagge. Tra le principali si ricordano Vignola Mare, borgo marinaro dove si erge una torre spagnola del 1606, alta 12 metri, da cui godrai di un ampio panorama su mare ed entroterra, Riu di Li Saldi, Naracu Nieddu, Litarroni, Monti Russu, Cala Pischina, Rena di Matteu, Rena Majore e La Liccia, al confine col territorio di Santa Teresa Gallura.
La presenza dell’uomo nel territorio di Aglientu ha origini antichissime, come testimoniano la scoperta di alcuni utensili litici, risalenti al neolitico antico e la presenza di numerosi nuraghi che si trovano nella fascia costiera che va da Portobello a Rena Majore. Durante l’Impero Romano, Vignola era una stazione di fermata e di cambio animali lungo la strada Porto Torres – Santa Teresa, mentre nel Medioevo (epoca giudicale) in questo territorio sorgevano due villaggi oramai scomparsi. La dominazione Aragonese e Spagnola (periodo 1421-1714) è rappresentata dalla Torre di Vignola, costruita durante il regno di Filippo II, come protezione contro i Saraceni. L’attuale centro urbano di Aglientu nasce nel 1776 per volere di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III. La sua esistenza è legata alla chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi, che Vittorio Amedeo III fece edificare, tra il 1774 ed il 1776, in ”Allentu”.
Dal 1777, quando un canonico di Tempio assunse la veste di parroco, la chiesa diventò luogo d’incontro in cui venivano officiate le normali attività sacramentali. Tra la fine del 1700 ed i primi del 1800, vicino alla chiesa nacquero le cosiddette cucine, costruzioni in cui, soprattutto la domenica, si svolgevano attività di carattere socio-economico e fieristico che affiancavano le cerimonie religiose. Per tutta la prima metà dell’ottocento, tuttavia, nonostante il moltiplicarsi dell’attività delle cucine, si costruisce solo qualche baracca, temporaneamente utilizzata dagli artigiani (sempre più numerosi) provenienti da Tempio. Solo verso il 1850 alcune famiglie facoltose cominciano a edificare delle case in cui soggiornano periodicamente.
Il capitolo di Tempio, in data 09/07/1859, delibera che la chiesa campestre di Aglientu, dedicata a San Francesco d’Assisi, diventi Parrocchia. Nella seconda metà dell’ottocento e dai primi del novecento, attorno alla chiesa, nasce un piccolo villaggio composto da tre cucine, due negozi, un mulino e le case di alcuni piccoli artigiani.
Il numero delle costruzioni aumenta solo gradatamente nella prima metà del novecento, in quanto continua ad affermarsi l’economia autarchica dei singoli stazzi.
Nel 1959 Aglientu diventa Comune autonomo da Tempio e, da questo momento in poi, inizia un periodo contraddistinto da una profonda trasformazione culturale in cui l’intelligenza e la capacità d’iniziativa degli abitanti, unite all’abilità delle amministrazioni locali, hanno permesso al piccolo centro di diventare ricco e vivace sia economicamente che politicamente. Attualmente vi si possono trovare tutti gli uffici ed i servizi di interesse pubblico, biblioteca, scuole ed impianti sportivi.
In primo piano oggi si colloca la riscoperta di un territorio fecondo di immense foreste di leccio e ginepro, di aspre montagne e rocce granitiche modellate dal vento, di un litorale ora sabbioso, ora ricco di anfratti ed insenature. Gli insediamenti turistici di Portobello, Baja Vignola, Mirice, Rena Majore e Vignola Mare non sono il frutto di una cementificazione selvaggia; il litorale difatti ha conosciuto uno sviluppo graduale di strutture ricettive, tra cui si ricordano i campeggi Tortuga e Saragosa, immersi in un’incantevole cornice di pineta di fronte ad un mare pulito e pescoso. Nel 1960 la vecchia chiesetta campestre è stata demolita, al suo posto oggi ne sorge una tipicamente moderna, ampia luminosa e funzionale, con un originale fonte battesimale e la ”Via Crucis”, in ceramica, dello scultore Giuseppe Silecchia.
Link di approfondimento:
https://www.comune.aglientu.ot.it/index.php